25 aprile

Giorno di mera festa o giorno di meditazione?
Quanto è rimasto dello spirito della Liberazione nella nostra società odierna?
Quanti anni ancora prima che tutti quelli che l'hanno vissuta direttamente siano passati al Creatore?
Cosa rimarrà poi?

Commenti

  1. Qui in Ticino,é la giornata dello "Shopping di Frontiera" molti Italiani per Tradizione vengono in Ticino a Farsi un Giretto e qualche Acquisto (per alcuni artcoli dicon che conviene)un bel traffico sulle strade..
    Scusa la banalità del commento ,visto l' importanza storica di questa ricorrenza.
    Buon fine settimana

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  2. Scusa il disturbo ma ho ricevuto una email strana che indicava il tuo sito: mi chiedevo se fosse tua o spam.

    Saluti Sandro kensan. www.kensan.it

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  3. Volevo lasciare un commento articolato ma mi sono reso conto che quello che scrivevo avrebbe potuto essere frainteso. Non bastano poche righe per parlare di un periodo così oscuro quale può essere una guerra, prima, ed una guerra civile poi. Dunque esso deve essere un giorno di meditazione. Per tutti.

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  4. (Ma le risposte quando verranno pubblicate?) ;)

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  5. Ci siamo Equi ...
    Facendo una media, si direbbe che del 25 aprile non gliene frega molto a parecchi... (non che avessi molti dubbi al riguardo).
    Indi, si può desumere che dello spirito della Liberazione, nella nostra società, sia rimasto solo un briciolino ... nascosto in qualche nicchia (che per un motivo o per l'altro ha interesse a far sì che il ricordo non si perda nell'oblio).
    Facciamo che il più giovane fosse 13enne nel 45, ora avrebbe 76 anni.
    Diciamo che in 20 anni il 25 aprile sarà un ricordo NON vissuto.
    Poi, considerando il tenore delle trasmissioni televisive, più orientate a tette/culi (nobless oblige) e calciatori che non a contenuti "educativi" ... dai, diciamo che in seconda serata un documentarietto commentato da un signor nessuno ... e così ci togliamo il 25 aprile dai pensieri!
    Che tristezza!

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  6. Il fatto che chi l'ha vissuta sia in via d'estinzione, come i panda, non vuole dire molto. Ci sono tante ricorrenze storiche i cui protagonisti sono morti che vengono ancora ricordata. Che so io? la presa della Bastiglia in Francia, il 4 novembre e via discorrendo. Va di moda anche dimenticarsi di quanta gente ha dato la vita per mettere insieme ed unire questa Patria che molti, pur con tutti i suoi diffetti, amano profondamente ed altri vorrebbero disgregare. Io mi ricordo la prima volta che sono andato a Redipuglia dove una parola, scolpita all'infinito sulle scalinate fà venire la pelle d'oca: "Obbedisco". Quindi bisogna stabilire quale è il valore che vogliamo attribuirgli. Certo la liberazione non può essere un valore assoluto. E' stata la conseguenza di una guerra civile nella quale non tutti quelli che erano dall'altra parte erano in malafede. Dovrebbe quindi essere celebrata come momento di riflessione sul contesto e le conseguenze che la hanno prodotta e su quelle che sono venute di seguito.

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  7. I colleghi tedeschi con cui lavoro si domandano che cavolo abbiamo ancora da festeggiare....... 25 aprile, La Liberazione!!!
    h.

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  8. Beh ... sai come è ...
    se fanno riferimento alla situazione attuale:
    - non hanno capito nulla del significato della Liberazione e - cercano di "svicolare" per non ammettere che allora i nostri padri hanno deciso di NON seguire il "capo", a differenza di qualcun altro (a caso).
    Ma dopo tre anni di Germania sono un tantinello col dente avvelenato, quindi non considerarmi un campione rappresentativo :-)

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