Giornatine impegnative per il Buddha che è in me!
Essendo notoriamente ORSO (strano che gli antichi non abbiano pensato a questo animale come simbolo dello zodiaco per quelli nati all'inizio di novembre ... ) avere troppa gente per casa mi "inquieta".
Ma sono "buddhico" e mi ripeto che ciò non può turbare la mia calma interiore.
Quando i nipoti urlano, la cucina è iperaffollata e non riesco a raggiungere il frigo per bere un bicchiere di latte, mi dico: sei "buddhico" e tutto ciò non può turbare la tua calma interiore.
Se i processi decisionali famigliari sono già difficili quando a decidere si è in 2 (W l'oligarchia genitoriale, almeno fino a quando durerà), quando si è in 4, e 3 di questi 4 sono donne, diventano ancora più difficili, ma sono "buddhico" (no, stavolta non mi ripeto più nulla, perchè inizio a perdere la pazienza e allora mi ritiro in camera a suonare il violino).
Quando, poi, queste tre care ragazze decidono di andare fino a Friedrichskoog an der Nordsee a vedere il Wattenmeer (la tribù c'è già stata, abbiamo già dato! Il vento ci ha già succhiato queste 30.000 kcal in una mattina ...) ... beh ... che devo fare??? ... Carico la macchina e mi dico che quando tornerò a casa mi suonerò tutto il repertorio di Tschaikosky!
E così vi partecipo della gita, con la risposta a tutte le Vs. domande.
Friedrichskoog è un'amena località turistica che si affaccia sul Nordsee.
No! Niente spiaggia modello Rimini ... un bel prato verde che dall'argine (qui si argina anche il mare, mica potrà essere libero di fare il mare, lui ... no! Deve fare quello che recita l'articolo 27, comma 2 del regolamento comunale: bagnare i bagnanti dalle .. alle .. e poi ritirarsi) ... pardon ... dicevo che dall'argine scende dolcemente fino all'acqua.
L'acqua ... quando c'è l'acqua! Infatti il Wattenmeer è quel posto dove il mare, durante la bassa marea, si ritira per chilometri, lasciando dietro di sè solo la sabbia.
E quando l'acqua non c'è si possono fare le gite: si raggiungono isole distanti anche chilometri dalla terra ferma, altrimenti irragiungibili con l'alta marea; si cercano i crostacei ed i molluschi; si studiano le altre forme di vita (il verme del Wattenmeer ...) etc. etc. Insomma, sarebbe anche un bel posto, non fosse altro perchè sta per essere messo sotto la tutela dell'UNESCO (non oso pensare quanto hanno sborsato i tedeschi per riuscire a tanto).
L'unico neo di questa "paradisiaca" meta turistica è che sta dove sta: lì dove il vento regna sovrano!
Non una lieve brezza di mare che rinfresca, NO!
Non un refolo che ti scompiglia i capelli, NO!
Uno stramaledettissimo, costante, sferzare che piega gli alberi (avessi visto un tronco ortogonale al terreno! Mi dispiace per te Marco, ma qui la vita del boscaiolo è segnata: l'albero può cadere solo da una parte!) e i caratteri degli abitanti. E non è neanche un bel vento caldo ... magari! Ma un venticello di quelli del Mare del Nord, che passa i 4 strati di protezione forniti dai vestiti, si apre un varco tra le cellule del grasso corporeo e arriva fino al midollo spinale e lì fa festa!!
Ma il panorama è fantastico! Distese e distese di prati verdi, casette da cartolina col tetto di paglia (non vola via perchè è legata e perchè il muschio che ci cresce sopra fa da collante), pecore di ogni stazza e colore (vai Marzia! Ho pensato al pascolo vagante e mi son detto che questi hanno capito tutto: al freddo ci stanno le pecore, noi stiamo in casa!)
(OK, qui mi dovete credere sulla fiducia: le pecore sono i puntini bianchi. La foto è stata scattata dall'autista "al volo")
enormi mulini a vento per la produzione di energia elettrica ...
E le foto? A casa! Le ho dimenticate a casa!! (ma oggi ve ne mostro 2 ...)
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