Priorità nelle difficoltà.
Se uno si legge qualche manuale di sopravvivenza "impara" che le priorità sono: riparo, acqua, cibo (seguono le altre ...).
Talvolta questo concetto viene espresso con la "legge del tre", ovvero non si può vivere se si sta tre minuti senza aria, tre ore senza adeguato riparo, tre giorni senza acqua, tre settimane (?) senza cibo.
Si tratta di una "legge" molto spannometrica, ma che da un'idea sulle priorità in caso di emergenza. La teoria è molto bella. Ma cosa vuol dire tutto questo?
Come si fa un riparo? Come si accende un fuoco senza fiammiferi? Come si raccoglie l'acqua? Di cosa ci si nutre? Cosa mi serve per "sopravvivere"?
Gli autori dei citati libri vi direbbero che per affrontare l'emergenza è fondamentale avere al seguito un kit di sopravvivenza contenente alcuni materiali che risultano essere d'ausilio nella gestione di queste "crisi". Ma cosa è veramente necessario?
A questo punto qualcuno si lascerebbe andare a lunghe (o corte) liste di materiali hi-tech, capaci di soddisfare tutti i bisogni di Maslow.
Altri vi direbbero che bastano due cose: conoscenza e cervello.
La conoscenza non ingombra le tasche, la portiamo sempre con noi immaganizzata nel cervello. Il cervello ci dice cosa fare nelle diverse condizioni, perchè una cosa che pochi dicono chiaramente è che la grande differenza la fa l'ambiente in cui uno si trova. Potete avere ami di tutte le grandezze nel vostro kit, ma se siete nel deserto che ve ne fate? :-)
Adattarsi alla situazione, improvvisare con quello che si ha a disposizione e raggiungere lo scopo: sopravvivere.
non dirmi che anche tu sul comodino avevi il "manuale del trapper"??
RispondiEliminaciao matto, da quanto non passavo, un saluto, cat
quest'anno nell'orto ho piantato solo basilico, una vagonata di basilico, ci ho riempito il freezer di pesto! però per raccoglierlo ho dovuto usare il machete!
Non ci posso credere!!!! Il mio archiniere preferito!!!!
RispondiEliminaAnch'io sono stato assente per un po' ... nell'orto (defunto) avevo messo un po' di tutto, ma poi il lavoro mi ha portato lontano e la consorte non aveva mani a sufficienza per star dietro anche alle mie follie ...
ora mi sto riorganizzando per l'inverno :-)
Mica solo il manuale del trapper!!!!
Ce n'ho una discreta pila di libercoli similari ... mi sto dando all'"archeologia sperimentale", compresa la raccolta di erbazze spontanee :-)
il matto
A dire il vero un kit di sopravvivenza servirebbe per la vita di tutti i giorni.
RispondiEliminaA dire il vero c'è! Lo chiamano EDC (Every Day Carry) ed è un "kit" che uno si porta SEMPRE appresso ... tocca che scrivo un post eh? :-)
RispondiEliminaIl matto